Lettera sul tema della crisi economica pubblicata dal quotidiano "Il Secolo XIX".
Cfr. Cristiano Martorella, Gli ottimisti chiedano scusa, in "Il Secolo XIX", sabato 8 maggio 2010, p.48.
Gli ottimisti chiedano scusa
Qualche mese fa si ascoltavano i rappresentanti del governo che affermavano la certezza della fine della crisi spiegando che il peggio era passato. Chi avvertiva che era presto per definire superata la crisi veniva insultato e deriso con epiteti poco simpatici come catastrofista e pessimista. Oggi si ritorna a parlare di crisi, le borse crollano e il debito pubblico pesa come un macigno sui fragili governi. Non sarebbe il caso di chiedere scusa a chi aveva avvertito del pericolo insito nell'affrontare la crisi economica con leggerezza e superficialità? Personalmente sono fra quelli che da due anni stanno ripetendo che dalla crisi si uscirà soltanto tramite riforme strutturali e cambiamenti di stili di vita. Ma come tanti che sostengono ciò vengo considerato un estremista. Non credo che la menzogna potrà alla fine nascondere la verità dei fatti. Così noi che consideriamo questa crisi come un evento epocale, avremo infine il merito del riconoscimento che ci spetta.
Cristiano Martorella