Intervento sul tema della creazione e il buddhismo pubblicato dal quotidiano "Il Secolo XIX".
Cfr. Cristiano Martorella, La creazione e l'ignoranza, in "Il Secolo XIX", mercoledì 8 settembre 2010, p.41.
La creazione e l'ignoranza
Le lettere pubblicate da "Il Secolo XIX" circa la questione della creazione dell'universo tendono a essere troppo sbrigative e sbilanciate a favore di un'unica visione ossia la credenza della necessità di una divinità creatrice. Oltre a non spiegare niente circa la natura di questa entità creatrice, si cade nel paradosso e nella giustificazione dell'ignoranza, ossia si afferma che conoscere Dio non è possibile. Inoltre queste teorie peccano di etnocentrismo affermando che tutti i popoli credono in una divinità creatrice. Ciò è assolutamente falso. Milioni di buddhisti credono che l'universo non sia stato mai creato e mai finirà, ma sia qualcosa eternamente in trasformazione. Buddha stesso viene spesso identificato con l'universo, e nessun buddhista sostiene che c'è una divinità che lo crea. Così Hakuseki Arai, quando incontrò il missionario Giovanni Battista Sidotti, confutò la credenza in Dio. Egli osservò che se Dio ha creato l'universo, allora chi ha creato Dio? E se Dio è eterno e non è stato creato, perché non si può dire altrettanto dell'universo? La confutazione è ancora oggi validissima.
Cristiano Martorella