Lettera pubblicata dal quotidiano "Il Sole 24 Ore".
Cfr. Cristiano Martorella, Occhi bendati sulla crisi, in "Il Sole 24 Ore", domenica 30 agosto 2009, p.10.
Occhi bendati sulla crisi
La complessità della crisi fu sottovalutata nel 2007 quando incominciò ad apparire nei mercati americani, lo fu anche quando si manifestò negli altri paesi occidentali. Sembrerebbe che politici e analisti non abbiano imparato nulla da questi due anni di recessione. Infatti si continua a sostenere che si possa superare la crisi senza una riforma strutturale profonda in tutte le economie avanzate. Niente è stato fatto per porre regole ai mercati finanziari, nonostante le prediche quasi noiose e moralistiche al riguardo. E soprattutto non ci sono stati cambiamenti di genere sociale e comportamentale, continuando a sostenere un'economia di tipo consumistico che è l'eredità di una concezione passata inadeguata ai tempi che viviamo. Sorprende soprattutto l'incapacità di vedere i fenomeni globalmente e complessivamente, e l'atteggiamento antiquato di concepire le economie nazionali come isolate e indipendenti dal contesto mondiale. Ciò che preoccupa maggiormente della crisi è questa incapacità dei politici di vedere il XXI secolo come un'era nuova, mentre domina invece l'ostinazione a usare schemi concettuali che sono stati all'origine della crisi. Se continuiamo a ripetere le stesse azioni che hanno provocato il disastro che conosciamo, come potremo mai uscirne fuori?
Cristiano Martorella