sabato 31 ottobre 2009

Tremonti e la politica della paura

Lettera pubblicata dal quotidiano "La Stampa".

Cfr. Cristiano Martorella,Tremonti e la politica della paura, in "La Stampa", 3 luglio 2008, p.36.

Tremonti e la politica della paura
L'altro giorno il ministro Tremonti era al Tg della sera. Ripeteva le solite frasi come un ritornello. Diceva: "La speculazione è la nuova peste". Lo ripeteva senza aggiungere nessuna analisi di tipo economico come ci si aspetterebbe da uno studioso. Tremonti rispecchia molto bene la linea del governo basata sulla diffusione della paura. Non avendo nessun programma da realizzare, il governo sta costruendo la "società della paura". Il governo tiene insieme le persone che gli forniscono consenso soltanto tramite la sensazione percepita di una minaccia esterna. Tornando a Tremonti, le sue idee sono già state esposte in altri contesti e rispecchiano il suo atteggiamento illiberale che per molti versi è contrario alla globalizzazione come movimento di internazionalizzazione. Mentre i no-global criticano la globalizzazione come fenomeno di sfruttamento delle persone, Tremonti la critica e la avversa come movimento contrario alle identità locali. Non c'è nessuna prospettiva positiva nelle sue affermazioni, ma soltanto una propaganda di terrore e fobia.
Cristiano Martorella


Cfr. Cristiano Martorella, Tremonti e la politica della paura, in "La Stampa", 3 luglio 2008, p.36.

Economia reale e finanza

Lettera sull'economia reale e la finanza pubblicata dai quotidiani "La Stampa" e "Il Secolo XIX".

Cfr. Cristiano Martorella, Non c'è economia senza finanza, in "La Stampa", lunedì 10 novembre 2008, p.30.
Cfr. Cristiano Martorella, Ma non esiste l'economia separata dalla finanza, in "Il Secolo XIX", lunedì 10 novembre 2008, p.10.

L'economia capitalista moderna è fondata sull'utilizzo di uno strumento finanziario chiamato denaro. Senza il denaro il sistema capitalistico non ha senso. Le prime forme arcaiche e primitive della società umana usavano il baratto, e non conoscevano il denaro. La produzione di manufatti senza lo strumento finanziario del denaro ci riporta indietro in quel tempo lontano. Perciò non è intelligente e non è valido distinguere l'economia della finanza da una supposta economia reale basata sui manufatti. L'economia senza finanza non può sussistere. Eppure c'è ancora chi insiste nel distinguere economia reale ed economia della finanza come se fossero cose separate.
Cristiano Martorella

venerdì 30 ottobre 2009

Tremonti nega la crisi economica

Lettera sul tema della negazione della crisi economica pubblicata dal quotidiano "Metro".

Cfr. Cristiano Martorella, Tremonti nega la crisi economica, in "Metro", mercoledì 7 gennaio 2009, p.15.

Tremonti nega la crisi economica
Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti ha detto che la crisi colpisce l'Italia di striscio. Mi sembra una bella giustificazione per non far niente. Infatti non si parla più nemmeno del sostegno per le aziende in difficoltà. Tremonti aveva già tentato di negare gli effetti della crisi con la falsa distinzione di economia reale ed economia della finanza. Adesso propone l'idea della crisi di striscio. Tuttavia la scienza ci insegna che le crisi economiche non colpiscono mai di striscio perché i sistemi commerciali sono interdipendenti e collegati fra loro. Forse sarebbe più opportuna una maggiore concretezza prima di formulare fantasiose interpretazioni dell'economia.
Cristiano Martorella